Beyond Football: il ruolo dei club a supporto della città oltre la dimensione sportiva

Abbiamo analizzato il report recentemente prodotto da Deloitte, e presentatoinsieme al Venezia FC. Un documento che ha fatto emergere l’importanza dell’impegno per il territorio da parte dei club, con una spinta sempre più consapevole ed esigente che arriva dalle comunità di cui sono spesso diretta espressione.

Beyond Football: Il Connubio tra Calcio e Città”. È questo il titolo dell’ultimo studio di Deloitte, presentato la scorsa settimana nella cornice di Ca’ Venezia, il nuovissimo ed innovativo centro di allenamento del Venezia FC.

Fonte: Fanpage Facebook Venezia Fc

Dopo quelli su simili tematiche rilasciati negli ultimi mesi, questo report si propone come occasione per continuare ad esplorare il ruolo del calcio come catalizzatore per l’innovazione urbana e l’impatto sociale, offrendo un ulteriore strumento per stimolare il dialogo tra club, istituzioni, municipalità e entità locali.

Proprio il concetto di responsabilità sociale si è ritagliato uno spazio abbastanza importante nel documento, aprendo un’interessante finestra sul ruolo delle società oltre la dimensione sportiva secondo i tifosi e il territorio. Un’occasione per misurare le aspettative dei diretti interessati di iniziative che strizzano l’occhio a obiettivi (partecipazione, sensibilizzazione, inclusione e salute, per citarne alcuni) orientati allo sviluppo delle comunità cui i club sono in qualche modo diretta espressione.

La sezione del report dedicata a queste specifiche tematicheapre con una panoramica sui motivi per cui club e organizzazioni dovrebbero investire e impegnarsi in questo senso, promemoria sempre utile in quanto base portante di qualsiasi intervento in quest’ambito. Tre, nello specifico, quelli ricordati: elevata diffusione e popolarità, capacità di influenzare comportamenti e trasmissione di valori positivi. A questi, ci sentiamo di aggiungerne altri, citando uno studiodel 2011 nel quale si parlava anche di promozione del benessere, socialità intrinseca, abbattimento di barriere culturali, gratificazione immediata, appeal sui giovani.

Insomma, più di un buon motivo per abbracciare appieno le relative pratiche e farne punto fermo del proprio agire. Anche perché si sta andando verso uno scenarionormativoche con sempre maggiore insistenza “chiede” (per non dire obbliga) un certo attivismo in questo senso (ne avevamo parlato in maniera approfondita QUI). E, come dicevamo, tra le principali leve di questa possibile rivoluzione responsabile ci sono anche tifosi e appassionati, il cui ruolo di promotoridi questo cambio di passo è stato ampiamente confermato da numerosi risultati dello studio: ecco i principali.

“Più di 6 italiani su 10 associano al calcio valori positivi come spirito di sacrificio, integrazione sociale e lealtà”.

Sono questi concetti che abbiamo più volte definito “fumosi”, troppo facilmente associati a interventi – soprattutto dedicati ai giovani – che mirano a promuoverne l’importanza e
(si spera) l’adozione. Eppure, è risaputo che a certe condizioni il calcio si pone come veicolo potenzialmente efficace in questa partita, diventando un monito per i vari protagonisti del gioco. Insomma, la percezione dei tifosi crede nei club quali attori di un cambiamento sociale. Sta a quest’ultimi trovare le giuste coordinate per arrivare al traguardo atteso.

9 cittadini su 10 ritengono che i Club possano realmente contribuire con un impegno concreto a supporto delle città”.

Un risultato che leggiamo nuovamente come appello e opportunità. Attivarsi con progetti di sostenibilità è qualcosa che i tifosi vogliono, si aspettano e apprezzano. Crediamo però serva soffermarsi su un passaggio: “impegno concreto”. Simile a quanto detto un attimo fa, ribadiamo la necessità di vestire le attività realizzate in una certa maniera, con caratteristiche riconoscibili (specificità e continuità dell’intervento, per citarne un paio) che assicurino la giusta credibilità.

“9 cittadini italiani su 10 sarebbero felici se fosse il Club di calcio della propria città ad intervenire a supporto della municipalità”.

A proposito di caratteristiche del proprio impegno sociale, un approccioa indirizzo fortementelocale è quello che pare essere il più apprezzato dai tifosi. Il club al fianco dei principali attori sociali del territorio, suggerendo la capacità di conoscerne esigenze e bisogni, nonché quella di sedersi ad un tavolo condiviso per co-progettare o sostenere iniziative ad alto impatto (perché specifiche, intenzionali e di lungo raggio). Qualcosa che, oggettivamente, riteniamo ancora lontana dal modus operandi di molte società, con solo pochi veramente in grado di farlo proprio. Ma, allo stesso tempo, è questo il traguardo a cui ambire, l’obiettivo perconvincere quel 60% dei cittadini che gradirebbe un impegno ancora maggiore. Insomma, un “nuovo ruolo” – prendendo in prestito le parole del report – “coerente con l’evoluzione dei bisogni del nostro contesto sociale, dando un contributo di valore per evolvere e migliorare i servizi del territorio”.

Per scaricare e consultare il report completo, clicca QUI.