Online il nostro report CSR in Serie A 2022/2023!
Arrivata alla sua quarta edizione, l’indagine sulla sostenibilità tra i club della nostra massima divisione calcistica torna ad accendere i riflettori su una dimensione sempre più importante per l’industria calcio. Ma affrontata a dovere?
Ci siamo! Dopo mesi di lavoro è finalmente online ‘CSR in Serie A 2022/2023’, l’indagine targata Community Soccer Report che accende i riflettori sulla sostenibilità tra i club della nostra massima divisione calcistica. Un documento – ad oggi unico in Italia – che scava all’interno di questa dimensione sempre più importante non solo per il nostro calcio.
Sono stati 12 mesi cruciali per l’andamento di questa partita. Le disposizioni in materia della UEFA stanno assumendo contorni sempre più tangibili, influenzando con graduale importanza il lavoro dei suoi membri. In Italia, poi, FIGC e Serie A hanno ufficializzato e pubblicato i rispettivi percorsi strategici, seguiti anche da alcuni Club (la Roma il caso più recente). Ma, più in generale, si percepisce la volontà (spinti probabilmente anche da una sempre maggiore necessità) di proseguire e ampliare il proprio impegno. E infatti sono numerose le iniziative che riempiono con buona regolarità i nostri approfondimenti mensili.
Anche in virtù di questo scenario, crediamo diventi fondamentale riuscire a definire l’andamento complessivo di questo lavoro. Intercettando percorsi virtuosi e buone pratiche, ad esempio, riferimenti per tutti gli attori in campo nel pieno rispetto del motto della Serie A in materia, ‘Uniti per la Sostenibilità’. Ma anche facendo emergere quelle inevitabili aree di criticità, spunti di riflessione e opportunità per un miglioramento continuo.
IL REPORT
Come già fatto nelle scorse edizioni, anche il report relativo alla stagione 2022/2023 si pone come strumento per indagare i temi appena citati. Lo abbiamo fatto partendo dalla stessa interpretazione della materia, quei criteri ESG (ambiente, governance e sociale, ovvero le tre dimensioni della sostenibilità) oramai entrati anche nel lessico del mondo pallonaro. Una scelta ovviamente legata alla volontà di inquadrare l’impegno analizzato entro paletti specifici, orientando la conversazione verso un linguaggio allineato agli standard oggi comunemente promossi.
Questi tre macro-contenitori sono stati successivamente riempiti con informazioni pubbliche relative all’impegno delle singole società, raccolte consultando i canali ufficiali delle squadre (siti e alcuni social di riferimento). Anche in questo caso, una scelta in continuità con i precedenti report, che vuole sfruttare la validità di questi dati valorizzando, al contempo, la capacità dei singoli Club di comunicare e diffondere il proprio impegno.
Infine, grande novità di questa edizione è stata l’aggiunta – per ogni dimensione analizzata – di uno specchietto “best practice”, tentativo di esaltare quegli esempi positivi già in circolazione. Questi riferimenti, insieme ad alcuni focus d’approfondimento, vogliono provare a scavare ulteriormente all’interno di argomenti che riteniamo cruciali per il movimento, offrendo spunti di riflessione e casi virtuosi su cui impostare un auspicato percorso di riflessione.
I RISULTATI EMERSI (IN PILLOLE)
Diversi, come pronosticabile, gli spunti d’interesse emersi dall’indagine. Qui sotto riportati – in pillole – alcuni dei principali riscontrati, che crediamo già rilevanti nel delineare l’impegno presente (e futuro) del movimento Serie A verso la sostenibilità.
– Nel complesso, e sulla falsa riga di quanto riscontrato anche lo scorso anno, permane una notevole differenza tra quanto realizzato in ambito sociale e le iniziative orientate a quello ambientale, con la prima area quella di gran lunga maggiormente rappresentata.
– Per molti, rimangono oggettive difficoltà nell’inserire il proprio impegno all’interno di un disegno strategico definito (non più di 3/4 i Club vantano un simile titolo). Qualcosa che abbiamo ritrovato, in qualche modo, anche nelle iniziative promosse, per lo più legate alle logiche di intervento “one off” piuttosto che a progettualità strutturate.
– Anche in virtù di quanto appena detto, beneficenza e attività solidali per il territorio sono emerse quali aree di intervento maggiormente presidiate. Per la prima, inoltre, i Club hanno cercato con interessante frequenza anche il coinvolgimento dei tifosi (70% dei casi totali, tra maglie all’asta e merchandising a scopo benefico).
– Il ruolo della Serie A si conferma centrale nella promozione di campagne di sensibilizzazione di respiro nazionale su temi socialmente rilevanti (soprattutto parità di genere e antirazzismo).
– Discreto il numero di Club (oltre il 50%) che hanno attivato collaborazioni per la sostenibilità con i partner commerciali. Una tendenza che ci aspettiamo cresca in futuro, e che speriamo sempre più Club riescano ad inserire in un impegno maggiormente strutturato sui temi promossi (realtà oggi rappresentata solo dalla metà dei Club autori di questo genere partnership).
– Impegno per l’ambiente procede complessivamente a rilento. A parte qualche caso isolato (3 società con un comprovato impegno sull’argomento), la maggior parte dei Club ha limitato le proprie iniziative (ove presenti) a pochi ambiti, rimanendo per lo più isolate e non riconducibili ad alcuna policy o strategia.
Questo e molto altro nel report completo, che è possibile scaricare da qui: LINK
Un ringraziamento ad Alessandro Colombo e Marco Scipolo per la collaborazione nella stesura del report, e a Paolo Bernardini per la parte grafica.