E’ uscito Give Back: 11 storie di calcio socialmente responsabile

Il libro, edito da Urbone Publishing e realizzato in collaborazione con Mario Rucano (co-autore) e Paolo Bernardini (illustrazioni), è un viaggio alla scoperta della responsabilità sociale dei calciatori moderni e delle gesta di un Dream Team che ha deciso di restituire alla collettività ciò che il proprio status gli ha concesso. 

Iniziando ad occuparci di responsabilità sociale nel calcio, la nostra attenzione è sempre stata rivolta alle iniziative portate avanti da tutti i protagonisti che animano questo mondo, cercando di fornire il quadro più ampio possibile. Non solo club e organizzazioni quindi, cui comunque dobbiamo associare una buonissima parte di queste azioni responsabili. C’è infatti un’altra faccia di questa dimensione che guarda all’impegno dei calciatori professionisti, questione tutt’altro che marginale e anzi di enorme rilevanza. 

Siamo d’altronde nell’epoca degli sportivi-azienda (e influencer), del brand, del messaggio da comunicare. E quindi gli atleti, proprio perché azienda, proprio perché brand, sono sempre più portatori di messaggi, toccando anche questioni di rilevanza sociale.  

Dall’aiuto alla piccola comunità di quartiere fino a schieramenti politici se non ideologici come Black Lives Matter, gli sportivi di oggi utilizzano la loro piattaforma per veicolare messaggi di responsabilità e sostenibilità. Una piattaforma dall’enorme gittata considerando la disciplina di cui sono rappresentanti, crescendo a volte a dismisura (e il libro lo testimonia) l’impatto di certe iniziative. 

È questo, in buona sostanza, il tema portante di ‘Give Back – 11 Storie di Calcio Socialmente Responsabile’. Un viaggio alla scoperta di questa “nuova” dimensione della football industry moderna, con un percorso che parte dall’analisi storica e antropologica di questo fenomeno e che porta all’identificazione di undici interpreti ideali di questo “mestiere”, in una lista assolutamente personale e per nulla esaustiva. In altre parole, un nostro Dream Team della responsabilità sociale di cui sono state raccontate le giocate e i colpi migliori in campi come lotta alla povertà, inclusione, pari diritti, uguaglianza e tutela dell’ambiente

Il filo conduttore di tutte queste storie è proprio il concetto di Give Back. Restituire, rendere, dare indietro, che è ciò che accomuna le gesta della nostra squadra da sogno, con i suoi membri desiderosi, come detto, di mettere a disposizione per una causa più grande ciò che lo status di calciatore o calciatrice professionista gli ha concesso. E questo, come si evince dalle undici storie, in maniera del tutto unica e personale, dimostrando inoltre come non esista una sola ragione alla base di questo impegno e scagionando quel pensiero comune secondo il quale solo chi ha vissuto certe difficoltà ha la credibilità per poter agire su certe tematiche.  

C’è sicuramente chi, come Marcus Rashford o Sadio Manè, è spinto dalla grande voglia di riscatto frutto di esperienze passate da non voler far rivivere ad altri, per cui la battaglia e il terreno di scontro sono praticamente inevitabili. 

Eppure, come detto, non è questo il solo e unico driver. Ce lo insegnano, ad esempio, Mathieu Flamini, Héctor Bellerín e Morten Thorsby, accomunati non solo dalla sfida in comune (l’ambiente), ma anche e soprattutto dal come ci si sono avvicinati. Nessun “trauma infantile”, ma semplicemente la piena consapevolezza circa il potenziale a loro disposizione per cercare di contrastare i grandi problemi del nostro tempo (in qualche modo, comunque, vicini alla loro sensibilità). Che è un po’ un discorso valido anche per Megan Rapinoe, forse l’insieme di tutti questi passaggi che ne hanno indirizzato un percorso interiore sfociato dopo diversi anni nelle battaglie sociali che molti oggi conoscono.  

E a proposito di percorsi dalle direzioni non convenzionali, decisamente tortuoso anche quello di Samuel Eto’o, “genio e sregolatezza” non solo sul terreno di gioco, le cui vicende extra campo (non ultima quella di qualche giorno fa che l’ha visto condannato per evasione fiscale) stimolano il lettore ad una riflessione sul come certe azioni (non) possano convivere con altre di opposte finalità e natura. 

Ma da Astutillo Malgioglio, vero e proprio pioniere di questo impegno, passando per Sara Gama, Javier Zanetti e Juan Mata, ogni racconto accompagna alla scoperta di come questi “Campioni Per Bene” siano stati in grado di far convivere la gratitudine per essere parte di una fortunatissima e restrintissima élite con la volontà di restituire agli altri una parte del bene “ricevuto”. In due parole: Give Back.  

Give Back – 11 Storie di Calcio Socialmente Responsabile è un lavoro edito da Urbone Publishing e realizzato dai co-fondatori di Community Soccer Report (Stefano D’Errico e Valentino Cristofalo), in collaborazione con Mario Rucano (co-autore) e Paolo Bernardini (illustrazioni). Prefazione di Gianfelice Facchetti, postfazione di Emmanuele Macaluso e contributo di Luigi Di Maso

Interessato ad acquistare il libro? Puoi trovarlo a questi link:  

Urbone Publishing: https://www.urbone.eu/products/give-back-storie-di-calcio-socialmente-responsabile